Nome comune: viola eugenia
Famiglia: Violaceae

Il botanico Filippo Parlatore dedicò il nome di questa viola a sua moglie Eugenia. Si facevano infusi e decotti dei fiori per applicazioni oculari e cutanee di vario tipo. Si utilizzavano anche i rizomi, i semi e la pianta intera fresca.
Habitat: cresce soprattutto nei prati di montagna, anche sopra i 1500 metri di quota.
Parte utilizzata: i fiori in primavera.
Impiego terapeutico: soprattutto per la tosse; dalle proprietà espettoranti, emollienti, bechiche, diuretiche, sudorifere e depurative. E’ un blando lassativo utile per regolare le funzioni intestinali specialmente dei bambini e delle persone anziane. La pianta intera a dosi concentrate ( anche i rizomi ed i semi) è emetocatartica.
Modi di preparazione
Infuso antitussivo e febbrifugo: mettere una manciata di fiori, secchi o freschi, di qualsiasi tipo di viola in mezzo litro d’acqua bollente e infondere per 20 minuti. Filtrare e berne tre bicchieri al dì a digiuno, si puo dolcificare con il miele.
Sciroppo: una manciata di fiori freschi o secchi messi a bollire in mezzo litro d’acqua per 5 minuti. Filtrare e aggiungere lo zucchero dello stesso peso dell’acqua. Valido rimedio contro le affezioni delle vie respiratorie soprattutto contro la tosse.
Principali costituenti: mucillagine, violaquercitrina (glucoside), violina (alcaloide), saponine (pianta intera), olio essenziale (fiori); acido salicilico (Viola odorata); salicilato di metile (Viola tricolor).
Avvertenze ed effetti secondari: non segnalati alle dosi terapeutiche indicate.
Identificazione
Pianta erbacea perenne; la varietà violacea e quella gialla hanno lo stesso nome. Si differenziano dalle altre viole per il fiore largo circa 3 cm; le foglie sono piccole, ovali, leggermente allungate e disposte in rosetta basale. Fiorisce da maggio a luglio, quando comincia a sciogliersi la neve.
MATERIALE A SCOPO INFORMATIVO
Per uso alimentare e terapeutico consultare prima uno specialista o un medico.